02 giugno, 2017

2 giugno 1981 – Ciao Rino

Il 2 giugno 1981 muore in un incidente d'auto a Roma Rino Gaetano, uno dei più interessanti e originali cantautori italiani. Dotato di un'amara vena satirica e di una rara capacità di sintesi della realtà nasce nel 1950 a Crotone, dove vive fino all'età di dieci anni quando, con la famiglia si trasferisce a Roma. Proprio nella capitale la sua vena creativa attira l'attenzione di alcuni personaggi importanti dell'ambiente discografico, primi fra tutti il produttore Sergio Bardotti e Vincenzo Micocci, proprietario dell'etichetta IT. Proprio per quest'ultima pubblica con lo pseudonimo di Cammamouris il suo primo singolo I love you, Marianna, una sorta di presa in giro della discomusic che gioca sull'assonanza "Marianna-marijuana". Di ben diverso spessore è il successivo, pubblicato con il suo vero nome, Il cielo è sempre più blu, una sarcastica presa in giro di vari aspetti della società italiana dell'epoca. Nel 1975 realizza il suo primo album Mio fratello è figlio unico che raccoglie una serie di brani composti negli anni precedenti. Nonostante l'inevitabile frammentarietà dell'insieme, il disco mette in evidenza una straordinaria ricchezza di spunti e affascina una larga parte di critica. Negli anni successivi s'impone come uno dei più originali cantautori del periodo con brani surreali come Aida, un vero e proprio affresco storico dell'Italia del novecento e Nuntereggaepiù. Nel 1978 viene scoperto dal grande pubblico grazie al terzo posto conquistato al Festival di Sanremo con la canzone Gianna che si piazza anche ai primi posti della classifica delle vendite. La fine degli anni Settanta segna anche una svolta nello stile. Il suo lavoro acquista maggior spessore con album come Resta, vile maschio, dove vai? e, soprattutto, lo splendido E io ci sto, nei quali la sua vena satirica sembra essere sempre più influenzata da un maggior impegno sociale, ma anche da un crescente pessimismo politico di fondo. Si percepisce una voglia di cambiamento, ancora non del tutto espressa, che lo spinge a tentare nuove strade, come un tour insieme a Riccardo Cocciante e i New Perigeo. La sua morte lascia per sempre senza risposta gli interrogativi sullo sbocco della sua evoluzione. Riscoperto alla fine degli anni Ottanta diventerà un punto di riferimento per i nuovi gruppi della scena rock italiana.

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