Il 6 luglio 1990 muore Beniamino Maggio, uno dei personaggi di culto della canzone napoletana del Novecento. Nato a Napoli il 6 agosto 1907 è figlio di Mimì Maggio. Nel mondo dello spettacolo debutta nel 1913 interpretando Canzone garibaldina al fianco del trasformista Serafino Mastracchio. Successivamente si specializza nel repertorio di Armando Gill e nel dopoguerra gode di una buona popolarità anche come attore cinematografico. Muore il 6 luglio 1990 colpito da un ictus cerebrale la sera della trecentesima replica dello spettacolo “Na sera ‘e maggio”.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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