Il 16 aprile 2004 dopo quello di Carlos Varela anche il tour statunitense dei Cubanismo!, una delle band cubane più popolari di quel periodo, viene annullato. La ragione dell’annullamento è nel fatto che le autorità statunitensi non hanno concesso il visto d’ingresso nel loro paese applicando per l’ennesima volta l’odiosa pratica dell’embargo sulla cultura. Nonostante gli appelli di moltissimi artisti nordamericani, decisi a difendere la libertà d’espressione, l’amministrazione Bush conferma così la sua subalternità alle pressioni della lobby dei cubani anticastristi di Miami che da qualche tempo ha alzato il tiro sui musicisti in arrivo dall’Isola accusati di “fare il gioco di Fidel Castro”. La sospensione dei visti arriva dopo un lungo periodo in cui le esibizioni degli artisti cubani negli Stati Uniti e a Miami in particolare sono state spesso interrotte da insulti, provocazioni, disordini e qualche aggressione nel disinteresse dei media internazionali. Tra le vittime ci sono nomi illustri, dai Buena Vista Social Club il cui concerto a Miami è stato annullato per ragioni d’ordine pubblico, a Los Van Van accolti da un fitto lancio di bottiglie, agli Irakere impossibilitati a continuare la loro tournée al jazzista Gonzalo Rubalcaba bersagliato d’insulti e sputi tra l’indifferenza degli addetti all’ordine pubblico fino alla sospensione della sua esibizione.
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