20 ottobre, 2023

20 ottobre 1920 – Dino D'Alba il cantante perseguitato dal fascismo

Il 20 ottobre 1920 a Olgiate Olona, in provincia di Varese, nasce Edoardo Segatto, destinato a diventare un cantante di successo con il nome di Dino D’Alba. È figlio d'arte. Suo padre infatti è il tenore Dante Segatto, già primo violino del Teatro alla Scala, e la madre, la soprano Maria Tosi, deve interrompere la rappresentazione della "Tosca" per darlo alla luce. I suoi genitori, insofferenti alle regole dei grandi teatri, lavorano in proprio spostandosi di paese in paese con il loro spettacolo ambulante. La loro ambizione è quella di possedere un teatro, anche piccolo. Proprio sulle assi malferme di un teatrino di paese il futuro Dino D'alba debutta a sette anni cantando Spazzacamino e a quindici anni è già un veterano del teatro di rivista. La sua però non è una vita facile. L'impegno antifascista della sua famiglia deve fare in conti con la sempre più opprimente repressione del regime. Il piccolo cinema di cui sono proprietari viene dato alle fiamme, i suoi due fratelli finiscono confinati a Lipari. Va ancora peggio a sua sorella che viene uccisa. Pur tra mille difficoltà nel 1940 nascosto dietro il nome d'arte di Dino D'Alba e con la complice solidarietà del maestro Glauco Masetti, riesce a superare un concorso per voci nuove a Radio Trieste. Lo scoppio della guerra vanifica, però, il suo tentativo di risolvere così il problema della sopravvivenza. Dopo la Liberazione non riesce a riconciliarsi con quell'Italia che gli ha distrutto gli affetti, che ha perseguitato la sua famiglia e gli ha reso la vita impossibile. Se ne va a cantare in giro per il mondo e diventa molto popolare nelle comunità degli emigrati italiani in Canada, in Sudamerica e negli Stati Uniti. Torna quasi vent'anni dopo nel 1964. Ricomincia da capo. Nel 1967 ritrova la sua vecchia amica Silvana Fioresi, con la quale compie varie tournée in Europa e nel 1971 registra Senza tempo, una preziosa antologia della canzone italiana in cinque album. Inquieto e perennemente alla ricerca di nuove esperienze decide di andarsene all'Est. Dopo un lungo giro che tocca quasi tutti i paesi dell'Europa Orientale si ferma in Jugoslavia dove può contare anche sull’amicizia personale del maresciallo Tito. Per dieci anni partecipa a moltissime trasmissioni radiofoniche e televisive. Negli anni Ottanta chiude con la canzone e si ritira a vita privata. Nel suo vastissimo repertorio, composto da oltre quattrocento canzoni, spicca la famosa Tu musica divina scritta proprio per lui da Giovanni D'Anzi.




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