Domenica 18 gennaio 2004, "Appuntamento al buio", il programma domenicale condotto da Jonathan Giustini dalle 11 alle 13 su Radio Città Futura di Roma, viene interamente dedicato al Progressive Italiano, un genere che conta migliaia di appassionati. Il pubblico crescente favorisce l’intensificarsi di ristampe dei dischi “storici” di questo genere. Proprio nel gennaio 2004 viene pubblicata una collana intitolata Dei di un perduto rock. La puntata di "Appuntamento al Buio" di domenica 18 regala agli ascoltatori un'ampia selezione di brani tratti proprio da questa nuova collana discografica. Quattro nomi mitici ed evocativi della storia del rock italiano portano la loro testimonianza e i loro ricordi ai microfoni del buon Giustini. Nella prima ora è in studio Vittorio Nocenzi, fondatore e autore delle musiche del Banco del Mutuo Soccorso. Nella seconda entra in collegamento Franz Di Cioccio, storico batterista della Pfm, poi tocca a Tony Pagliuca, il tastierista che suona l'organo Hammond de Le Orme. Prima della conclusione c’è anche un collegamento con Claudio Rocchi, di cui proprio in quel periodo sono stati ripubblicati alcuni titoli storici contenuti nel catalogo della Cramps, l'etichetta alternativa che segnato la storia musicale italiana degli anni Settanta.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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