Per la prima volta nella storia dello spettacolo italiano i telespettatori ascoltano una bestemmia nel corso di una trasmissione televisiva. Accade domenica 22 gennaio 1984 quando Leopoldo Mastelloni bestemmia in diretta durante la trasmissione “Blitz”, il contenitore domenicale pomeridiano in onda su Raidue condotto da Gianni Minà. Il fattaccio avviene nel corso della rubrica “Sotto a chi tocca” di Stella Pende. Interrogato in diretta sull' omosessualità da alcuni ragazzi che affollano il “Bussoladomani” del Lido di Camaiore, Mastelloni perde la pazienza e si lascia sfuggire una bestemmia. L’evento scatena il putiferio. A nulla valgono le scuse immediate dell’attore napoletano che, pur senza giustificarsi, sostiene di aver usato «un linguaggio molto criticabile ma assolutamente in uso nel parlare corrente». La rubrica viene immediatamente sospesa dalla direzione della Rai e per Mastelloni scatta un lungo periodo d’esilio dal video.Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
22 gennaio, 2021
22 gennaio 1984 - La prima bestemmia in TV
Per la prima volta nella storia dello spettacolo italiano i telespettatori ascoltano una bestemmia nel corso di una trasmissione televisiva. Accade domenica 22 gennaio 1984 quando Leopoldo Mastelloni bestemmia in diretta durante la trasmissione “Blitz”, il contenitore domenicale pomeridiano in onda su Raidue condotto da Gianni Minà. Il fattaccio avviene nel corso della rubrica “Sotto a chi tocca” di Stella Pende. Interrogato in diretta sull' omosessualità da alcuni ragazzi che affollano il “Bussoladomani” del Lido di Camaiore, Mastelloni perde la pazienza e si lascia sfuggire una bestemmia. L’evento scatena il putiferio. A nulla valgono le scuse immediate dell’attore napoletano che, pur senza giustificarsi, sostiene di aver usato «un linguaggio molto criticabile ma assolutamente in uso nel parlare corrente». La rubrica viene immediatamente sospesa dalla direzione della Rai e per Mastelloni scatta un lungo periodo d’esilio dal video.
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