Il 24 giugno 1928 a Bergisch Gladbach, nei pressi di Colonia, nasce il vibrafonista, pianista e fisarmonicista Bill Grah. Dopo la seconda guerra mondiale comincia a suonare jazz dando vita anche al Club 47 uno dei più noti jazz club di Colonia. Nel 1954 entra a far parte dell'orchestra di Fatty George con cui resta fino al 1958, anno in cui forma un proprio quartetto con Roland Kovac al piano, Toni Stricker, al violino, suo fratello Heinz al basso e Bob Bluemhoven alla batteria. Curioso e non troppo ligio alle formalizzazioni dei generi negli anni Sessanta dà vita a una lunga serie di proprie orchestre di musica da ballo. Torna poi al jazz a partire dagli anni Settanta alternando l'attività in proprio a quella con la Barrelhouse Jazzband. Muore a Vienna il 17 settembre 1996.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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