11 febbraio, 2022

11 febbraio 1966 - Bob Marley emigrante

Nei primi giorni del 1966 Bob Marley riceve un messaggio dagli Stati Uniti. È di Cedella, sua madre. Sta bene, ha ottenuto la “green card”, il permesso di soggiorno e di lavoro, e porta un nuovo cognome, il terzo della sua vita. Prima Malcom, poi Marley e ora si chiama Booker. Gli chiede di raggiungerlo. Marley è perplesso. Non sa cosa fare.. La sua carriera musicale sta andando a gonfie vele, è innamorato, perché lasciare tutto per andare negli Stati Uniti da una madre che da anni non vede? La ragione gli consiglia di restare in Giamaica, ma un uomo non è solo ragione. Rita lo vede turbato, sempre più chiuso in se stesso. Sa che non potrebbe mai rompere con sua madre e lo incoraggia a seguire quello che gli dice il cuore. Ne parlano a lungo. Alla fine Bob decide di partire. L’11 febbraio, il giorno dopo il suo matrimonio parte per gli Stati Uniti. Come suo padre, lascia la moglie ventiquattr’ore dopo averla sposata. Porta nel cuore il volto e il sorriso di Rita, ma se ne va. Quando arriva all’aeroporto di Philadelphia, dove sua madre l’attende per portarlo a Wilmington, ha un buco nel cuore. Fin dal primo momento Cedella se ne accorge: Bob non è come suo padre Norman, lui è davvero follemente innamorato di Rita. Né il tempo, né la lontananza potranno cambiare i suoi sentimenti. La sua permanenza negli Stati Uniti non è facile. In Giamaica è un personaggio popolare, un idolo per i giovani delle periferie, ma qui nessuno lo conosce. In più si rende conto di non poter pesare sulle spalle della madre. Decide quindi di lavorare. Prima fa il cameriere, poi viene assunto come manovratore di un carrello elevatore, quindi entra in fabbrica e lavora alla catena di montaggio di uno dei tanti stabilimenti della Chrysler. Mentre Bob è negli Stati Uniti, Rita continua a cantare con le Soulettes.


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