Il 1° agosto 2003 al Gay Village di Testaccio, a Roma, sono di scena gli Stylophonic, il progetto targato Stefano Fontana che nei mesi precedenti ha fatto impazzire gli appassionati della dancefloor di tutto il mondo con il brano If Everybody In The World Loved Everybody In The World, il primo singolo tratto dall'album Man music technology. Quasi in concomitanza con il secondo singolo Soul reply in rotazione sui maggiori network radiofonici europei, regala al pubblico una serie di esibizioni dal vivo. La formazione che sale sul palcoscenico romano, infatti, è la stessa che il 4 luglio ha deliziato la platea di Arezzo Wave e che sta per iniziare un lungo tour nei clubs di tutta Europa. Ad accompagnare i giochi elettronici di Stefano Fontana, deus ex machina del gruppo, ci sono Saturnino al basso, Roberto Baldi alle tastiere, la cantante sudafricana Ariana Schreiber e il vocalist londinese Peter Goodey.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento