Il 29 aprile 1967 all'Alexander Palace di Londra si svolge il 14 Hours Technicolour Dream, un gigantesco happening rock multimediale. Nato nel momento di massimo splendore della psichedelia vede i gruppi esibirsi in veri e propri "light show", concerti rock nei quali si mescolano con grande teatralità luci e suoni. Al 14 Hours Technicolour Dream partecipano una quarantina di band tra le quali spiccano Syd Barrett e i suoi Pink Floyd, Keith West e i suoi Tomorrow, i Misunderstood di Tony Hill, gli aggressivi e violenti Creation del chitarrista e sperimentatore Eddie Phillips, gli Hapshash & Coloured Hat, i Soft Machine, i Pink Fairies, i Social Deviants, Marc Bolan e i suoi John's Children i Purple Gang, i Syn di Peter Banks e Chris Squire e moltissimi altri gruppi i cui nomi si sono persi con il tempo. Nell'agosto dello stesso anno più o meno gli stessi gruppi animeranno in Francia, a St. Tropez, il più grande love-in europeo. Una conseguenza diretta degli show psichedelici è l’accentuazione della tendenza alla teatralità e all'esibizionismo. I concerti diventano sempre più spettacolari e provocanti, e molti gruppi daranno il meglio di sé sul palcoscenico snobbando la sala di registrazione come i Move di Roy Wood, i Crazy World di Arthur Brown, Screaming Lord Sutch o la Bonzo Dog Doo-Dab Band.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
1 commento:
Mitico!
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