
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
30 giugno, 2017
30 giugno 1979 – L'ultimo disco dei Tubeway Army

29 giugno, 2017
29 giugno 1945 – Little Eva, la bambinaia di Carole King

27 giugno, 2017
28 giugno 1924 – Mammola Sandon, in arte Flo Sandon's

27 giugno 1980 – L'MLS protegge Bob Marley a San Siro

26 giugno, 2017
26 giugno 1965 – Odoardo Spadaro, l’italiano che conquistò Parigi

25 giugno, 2017
25 giugno 1988 – La morte prematura di Gigliola Negri

24 giugno, 2017
24 giugno 1935 – Carlos Gardel, un tanghéro tolosano

23 giugno, 2017
23 giugno 1971 – Censura RAI per Mauro Lusini

22 giugno, 2017
22 giugno 1909 – Mouse Randolph, il free-lance della tromba

20 giugno, 2017
21 giugno 1971 – Ehi guru, fottiti e lascia spazio alla musica!

20 giugno 1987 – Lisa l'ispanica

19 giugno, 2017
19 giugno 1977 – Nazi scatenati contro Paul Cook

18 giugno, 2017
18 giugno 1980 – Per la prima volta sullo schermo le avventure dei fratelli Blues

Il film, che racconta le avventure dei fratelli Jack ed Elwood Blues alla ricerca di fondi per salvare dalla chiusura l’orfanotrofio nel quale sono stati allevati, riporta all’attenzione del pubblico di tutto il mondo un genere, come il blues, che sembrava definitivamente oscurato dall’avvento delle nuove mode musicali. Del cast fanno parte alcuni ‘mostri sacri’ della storia della musica internazionale come Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown, John Lee Hooker e Cab Calloway.
16 giugno, 2017
17 giugno 1948 – Incidente alla RAI, Silvana Fioresi perde la voce

16 giugno 1967 – A Monterey si suona gratis

14 giugno, 2017
15 giugno 1937 – Waylon Jennings il fortunato

13 giugno, 2017
14 giugno 1947 – Brubeck, un cognome ingombrante

13 giugno 1970 – In the summertime

12 giugno, 2017
12 giugno 1963 – Muore la tromba della Yerba Buena

11 giugno, 2017
11 giugno 2004 – Nasce l’Emu, la prima etichetta pubblica italiana dopo anni di privatizzazioni
L’11 giugno 2004 dopo anni, anzi decenni, un Ente pubblico ha deciso di diventare editore musicale e discografico. L’Ente è l’Università di Siena che pubblica Foglie in ira dei Dedalo, il primo album prodotto dalla EMU, la neonata etichetta musicale universitaria. C’era una volta in Italia una delle industrie discografiche pubbliche più importanti del mondo. Nata nei primi anni del Novecento aveva accompagnato la diffusione della musica popolare, ne aveva guidato le innovazioni tecniche, anticipando e qualche volta determinando i gusti del pubblico. La sua esistenza era stata anche un punto di riferimento importante per lo sviluppo delle iniziative private. C’era una volta, perché adesso non c’è più. La sbornia privatizzatrice e liberista degli ultimi vent’anni ne ha fatto strame. Tutto è stato messo in vendita e pezzi interi di un catalogo che era, prima di tutto, una parte importante della storia e della cultura del nostro paese, sono scomparsi, volatilizzati nel mercato dei collezionisti e, in qualche caso, perduti in qualche magazzino polveroso. Quasi a dimostrare come ci fosse un nesso inscindibile tra il polo pubblico e l’iniziativa privata, pochi anni dopo l’avvio della furia privatizzatrice, anche la grande industria discografica privata collassa e diventa preda delle major multinazionali. In breve tempo il nostro si trasforma in un paese musicalmente periferico e colonizzato. Sopravvive a stento un arcipelago di medie, piccole e piccolissime strutture di produzione, spesso alimentate dalla passione e da poco altro. Nella calura della desolazione è improvvisamente arrivato un refolo fresco e frizzante. Il primo album prodotto dalla EMU non è una sperimentazione, ma la conclusione di un lungo percorso dell’Ateneo nel campo della comunicazione e dello spettacolo. «EMU nasce proprio dalla volontà di incidere sulla produzione musicale immettendo sul mercato prodotti di qualità che prescindano dalla loro immediata commerciabilità, coerentemente con le nostre finalità istituzionali che sono appunto culturali e non di lucro» dice Monica Granchi, curatrice del progetto. Questa storia del pubblico che ridiventa editore ha colto di sorpresa un po’ tutti, compresa la SIAE che non aveva neppure i moduli adeguati a raccogliere la richiesta di licenza da parte di un’Università, cioè di un “soggetto non iscrivibile alla Camera di Commercio”. L’Ateneo senese rivendica con orgoglio e consapevolezza la decisione di avviarsi «in un cammino imprenditoriale che è la manifestazione tangibile di un progetto culturale che ha le sue radici in una storia lunga otto secoli, in una comunità che apprende, insegna, fa ricerca, pronta ad accogliere le innovazioni, a trarre ispirazione in modelli avanzati, senza paura di perdere la propria identità».
10 giugno, 2017
10 giugno 1940 – C’è la guerra, niente musica americana!

08 giugno, 2017
9 giugno 1916 – Les Paul l'inventore

8 giugno 1991 – More than words per gli Extreme

07 giugno, 2017
7 giugno 1969 – In centoventimila in Hyde Park per i Blind Faith

06 giugno, 2017
6 giugno 1931 – Jimmy Blythe, il pianista affascinato dagli studi di registrazione

04 giugno, 2017
5 giugno 1971 – Grand Funk Railroad, grande paura della ferrovia

4 giugno 2002 – L’underground newyorkese difende la scuola pubblica

03 giugno, 2017
3 giugno 1950 – Suzy Quatro, grinta da vendere

02 giugno, 2017
2 giugno 1981 – Ciao Rino

01 giugno, 2017
1 giugno 1973 – Il drammatico volo di Robert Wyatt

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