
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
30 settembre, 2017
30 settembre 1978 – Per Beryl Booker il cuore vale di più del rigo musicale

29 settembre, 2017
29 settembre 1947 - Chano Pozo incanta Dizzy

28 settembre, 2017
28 settembre 1985 – Torna Kate Bush, la donna del mistero

26 settembre, 2017
27 settembre 1965 - Harry Reser, protagonista del Novelty

25 settembre, 2017
26 settembre 1938 - Gianni Siviero, un cantautore senza schemi

24 settembre, 2017
25 settembre 1965 – L’exploit dei Walker Brothers

24 settembre 1989 – Il battesimo del vento per i Groovers

22 settembre, 2017
22 settembre 1984 - Chi si rivede! John Waite

21 settembre, 2017
21 settembre 1963 - Il velluto blu di Bobby Vinton

20 settembre, 2017
20 settembre 1913 - John Collins, il figlio chitarrista di Georgia Corham
Il 20 settembre 1913 nasce a Montgomery, in Alabama, il chitarrista John Collins. Sua madre è la pianista Georgia Corham, una delle pochissime direttrici d'orchestra dell'epoca. La sua infanzia trascorre al seguito del gruppo diretto dalla madre che nelle ore libere lo inizia al mistero delle note. Nelle intenzioni di Georgia il piccolo John Elbert dovrebbe divenire un apprezzato clarinettista, capace di entusiasmare il pubblico con i suoi trascinanti assoli. Le speranze della donna sono destinate a essere frustrate. Il ragazzo abbandona ben presto il clarinetto per la chitarra e di fronte alle perplessità della madre decide di rompere anche con lei. Se ne va a Chicago dove perfeziona gli studi sul nuovo strumento con Frank Langham. Ha appena diciannove anni quando, nella stessa città, ottiene il suo primo ingaggio professionale nell'orchestra del trombettista Elbert B. Topp. I buoni giudizi dell'ambiente sul suo conto arrivano alle orecchie della madre che gli propone di unirsi al suo gruppo. Il giovane chitarrista accetta e la band di Georgia Corham lo schiera in formazione fino al 1935, anno in cui decide di tentare nuove strade. Per un po' suona al Three Deuces di Chicago a fianco di personaggi di primo piano come Art Tatum e Zutty Singleton, poi accetta l'offerta di Roy Eldridge con la cui orchestra lavora per diversi anni. Con questa band incide anche i suoi primi dischi che gli valgono l'apprezzamento della critica. Eldridge, infatti, che ne apprezza la genialità istintiva, non si limita a utilizzarlo come chitarrista ritmico ma lo lascia libero di spaziare come solista. In questo periodo si afferma come uno dei migliori chitarristi swing. Negli anni Quaranta suona tra gli altri con Art Tatum (un tipo che in fatto di ritmo è piuttosto esigente), Lester Young, Fletcher Henderson, Benny Carter, Coleman Hawkins ed Errol Garner. Nel decennio successivo, dopo una fugace apparizione nell’orchestra di Artie Shaw e nel gruppo del solito Art Tatum, entra a far parte del trio di Nat "King" Cole. Qui trova finalmente il suo punto d'arrivo. La sua chitarra partecipa così da protagonista alla costruzione del grandissimo successo mondiale di Nat. In molti ritengono che questa scelta gli abbia precluso la possibilità di ritagliarsi uno spazio importante come solista, ma, a lui va bene così. Non è fatto per seguire le orme della madre e l'idea di diventare un leader non l'ha mai sfiorato. Fino alla morte di Nat King Cole gli resterà accanto come un'ombra. Muore il 4 ottobre 2001.
19 settembre, 2017
23 settembre 1977 – I Clash e lo stregone

19 settembre 1973 - Le ultime volontà di Gram Parsons

17 settembre, 2017
18 settembre 1970 – Per Jimi Hendrix la vita è come l'amore, rinchiusa tra ciao e addio

16 settembre, 2017
17 settembre 1925 - Pina Lamara, dal palcoscenico al convento e ritorno
Il 17 settembre 1925 nasce a Napoli Pina Lamara o, come è registrata all’anagrafe, Giuseppina Lamara. Maestra elementare viene notata per caso mentre canta con un posteggiatore in una trattoria durante una gita fuori porta con la sua scolaresca. La ragazza, convinta di avere delle potenzialità, prende lezioni di canto e nel 1947 partecipa al concorso radiofonico "L'ora del dilettante” classificandosi al primo posto. Qualche tempo dopo debutta ai microfoni della radio con l’orchestra di Gino Campese, passando poi a quelle di Giuseppe Anepeta, Nello Segurini e Mario Vinci. Nel 1956, al culmine della popolarità, partecipa al Festival di Napoli e parte per una lunga tournée in giro per il mondo ottenendo notevoli consensi soprattutto negli Stati Uniti. Sorprendendo tutti l'anno seguente, colta da una crisi mistica, lascia le scene e si ritira in convento. Non ci resterà a lungo. Otto anni dopo, nel 1965, convinta dai suoi estimatori a riprendere l’attività, torna al Festival di Napoli con Notte senza fine in coppia con l'Equipe 84. Pur senza ripetersi ai livelli dei primi anni della sua carriera continuerà a cantare fino ai primi anni Settanta.
16 settembre 1974 – Bob Dylan torna all’ovile

15 settembre, 2017
15 settembre 1964 - L’intraprendente ispettore Bear vuole spegnere i Beatles

14 settembre, 2017
14 settembre 1989 - Addio a Perez Prado, il re del mambo

13 settembre, 2017
13 settembre 1955 - Due giorni per costruire il mito di Little Richard

11 settembre, 2017
12 settembre 1943 - Nasce Maria Muldaur, l'italiana del Village

10 settembre, 2017
11 settembre 1968 - La marijuana al posto giusto per incastrare Sly

10 settembre 1968 – Si sciolgono i Giganti, anzi no…

08 settembre, 2017
9 settembre 1979 - Cat Stevens diventa Yusuf Islam

Il 9 settembre 1979 nella moschea di Kesington il cantautore inglese Cat Stevens, che da quando ha abbracciato la religione islamica ha cambiato nome in Yusuf Islam, sposa la sua compagna Fouzia Ali nella moschea di Kesington. È l'atto che segna quella che dovrebbe essere la definitiva rottura di Cat Stevens con il music business e con il mondo dello spettacolo, perché il cantautore non si è limitato ad abbandonare le scene musicali, ma ha anche rinunciato legalmente a tutti i diritti sulle sue canzoni e sui suoi dischi per non avere più fonti di lucro. Il rispetto per le scelte personali non cancella il rammarico per l'uscita di scena di quella che, insieme a Donovan, era stata considerata la figura più rappresentativa della canzone d'autore britannica. Nasce a Londra nel quartiere di Soho il 21 luglio 1947 e all'anagrafe è registrato con il nome di Steven Georgiou. Sua madre è svedese e suo padre un restauratore greco. Le sue prime esperienze musicali risalgono al 1965, quando si è da poco iscritto all'Hammersmith College. L'anno dopo pubblica il suo primo disco, la leggera I love my dog, prodotto da Mike Hurst, che fa una timida apparizione nella classifica dei dischi più venduti in Gran Bretagna. Mentre le sue canzonette garbate conquistano il pubblico dei ragazzi d'oltremanica, lui comincia a sentirsi stretto nel ruolo di idolo dei teen-ager. Ad accelerare la sua svolta personale e artistica arriva anche la terribile parentesi della tubercolosi, la malattia che lo tiene lontano dalle scene musicali per quasi due anni, dal 1968 al 1970. Quando ricompare è un artista profondamente diverso dal passato. La sua produzione cambia sia nei testi, che diventano più maturi e consapevoli, che nell'impostazione musicale, con il pianoforte che prende il posto della tradizionale chitarra acustica. Appartiene a questo periodo la famosa Lady D’Arbanville, un brano che attinge al folk tradizionale inglese con un approccio moderno ma rispettoso delle atmosfere del passato. A ben guardare sono già presenti tutti gli elementi di quella che diventerà poi la sua scelta di vita definitiva, cioè l'abbandono dell'ambiente musicale e la conversione. La guerra in Iraq e gli sviluppi delle vicende mediorientali lo convinceranno poi a riprendere strumenti e impegno per una nuova battaglia a favore della pace, della comprensione e della tolleranza. Nel 2014 ha pubblicato l'album Tell 'em I'm gone.
07 settembre, 2017
8 settembre 1978 - PIL, Public Image Ltd, più del punk, oltre il punk

7 settembre 1985 - "St. Elmo's fire" porta in alto John Parr

06 settembre, 2017
6 settembre 1975 - Rod "The Mod" lascia i Faces

05 settembre, 2017
5 settembre 1924 – Gli Wolverines nella Grande Mela

04 settembre, 2017
4 settembre 1972 - Francesco Caruso, un problema per gli Wishbone Ash

03 settembre, 2017
3 settembre 1887 – Frank Christian, una delle grandi trombe di New Orleans

02 settembre, 2017
2 settembre 1973 - Jack Wilton Marshall lavora per il futuro

01 settembre, 2017
1° settembre 1962 - Tommy Roe, il clone di Buddy Holly

Iscriviti a:
Post (Atom)