
Nomi dei distaccamenti - Oltre ai nomi dei nostri eroi del Risorgimento, si scelgano nomi di caduti delle Brigate e dei martiri di ogni partito. Segnaliamo che già si sono dati i nomi di Gramsci, Lavagnini, Matteotti, dei fratelli Rosselli, di Paolo Braccini, del Generale Perrotti, di don Pasquino. Si curi particolarmente di ricordare figure popolari nella zona dove operano le nostre formazioni. Anche nei nomi appaia l'unità che anima tutto il popolo in lotta». Queste scarne disposizioni, che rispondono al mutamento di fase della guerra di Liberazione, determinano anche cambiamenti nel testo de La Brigata Garibaldi, il canto dei partigiani garibaldini che si modifica con l'evoluzione delle operazioni belliche, con il crescere dell'unità antifascista nel paese e del coordinamento sul piano militare. Per esempio il verso «Tutto rompe tutto infrange/con la forza e con l’ardor» viene sostituito da «Siam fieri siam forti/Per cacciare l'invasor», figlio probabilmente dell'esigenza di mettere l'accento sulla liberazione dal "tedesco invasore", uno degli elementi unificanti della ritrovata unità delle forze partigiane. Un'altra modifica avviene poi nel ritornello dove l'originario «Marciamo sempre forte/E non temiamo la morte» diventa «Marciamo sempre forte/E siamo pieni di gloria», più ottimista e meno feroce.
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