
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
30 giugno, 2024
30 giugno 1979 – L'ultimo disco dei Tubeway Army

29 giugno, 2024
29 giugno 1945 – Little Eva, la bambinaia di Carole King

28 giugno, 2024
28 giugno 1924 – Mammola Sandon, in arte Flo Sandon's

27 giugno, 2024
27 giugno 1980 – L'MLS protegge Bob Marley a San Siro

26 giugno, 2024
26 giugno 1965 – Odoardo Spadaro, l’italiano che conquistò Parigi

25 giugno, 2024
25 giugno 1988 – La morte prematura di Gigliola Negri

24 giugno, 2024
24 giugno 1935 – Carlos Gardel, un tanghéro tolosano

23 giugno, 2024
23 giugno 1971 – Censura RAI per Mauro Lusini

22 giugno, 2024
22 giugno 1960 - Odell Rand, un clarinetto in mi bemolle
Il 22 giugno 1960 muore il clarinettista Odell Rand. Nato a Chicago, nell'Illinois, intorno al 1905 è dotato di una ricchissima sonorità che lo rende riconoscibile all’istante e resta famoso soprattutto per le sue incisioni con gli Harlem Hamfats, nelle quali suona spesso il clarinetto in mi bemolle. Dà anche vita a un proprio gruppo, The Ebonites, che per molti anni suona regolarmente a Chicago in locali come il Rock Cellars Garden, il Blinkin' Pup, ecc. Prima della morte lavora con Baby Dodds nel 1957 e Lil Armstrong nei 1959.
21 giugno, 2024
21 giugno 1971 – Ehi guru, fottiti e lascia spazio alla musica!

20 giugno, 2024
20 giugno 1953 – Cyndi Lauper, la voglia di non mollare

Il 20 giugno 1953 nasce a New York Cyndi Lauper, un'interprete che più di altre con le sue multicolori acconciature, il suo look stravagante e la sua voce acuta e molto duttile ha saputo diventare una delle protagoniste musicali degli anni Ottanta. Nel 1970 è una diciassettenne irrequieta e affascinata dal movimento hippie che dà più di una preoccupazione alla sua famiglia. Per «farle cambiare ambiente» la spediscono in un college del Canada. Lei, dopo qualche resistenza, accetta a patto di portare con sé il suo cane Sparkle. Non ci resta per molto. Un paio d'anni dopo è di nuovo a New York e nel 1974 diventa la cantante dei Doc West. Successivamente si unisce ai Flyer, mentre scopre un nuovo orizzonte musicale con il nascente movimento punk. La voglia di vivere, gli eccessi e la sua generosità rischiano, però, di esserle fatali. Nel 1977, dopo un concerto, la sua voce si abbassa improvvisamente fino a sparire. Cyndi non si arrende. Mesi di cure ed esercizi con l'aiuto dell'insegnante Katie Ayresta la rimettono in sesto. Nel 1978 forma i Blue Angels con il sassofonista John Turi, ma i risultati tardano ad arrivare. All'inizio degli anni Ottanta, delusa e demoralizzata torna a cantare nei piano bar e si trova anche un posto di lavoro in un negozio d'abbigliamento. Proprio quando sta per lasciar perdere tutto incontra David Wolf, un talent scout che le procura un contratto discografico. Inizia così a lavorare in sala di registrazione con l'aiuto degli Hooters, una band di Philadelphia, e nel mese di dicembre del 1983 pubblica l'album She's so unusual. È il successo, improvviso e inaspettato. Il disco vende oltre 4 milioni di copie e la sua canzone Girls just want to have fun diventa un inno. Per qualche anno sembra che niente possa fermarla. Riceve soldi, premi e riconoscimenti, partecipa a vari film, ma non si monta la testa. Sa che tutto può finire con la stessa rapidità con cui è cominciato e quando, con gli anni Novanta, inizia il suo declino, non si scompone. Continua a produrre qualche disco ogni tanto, senza rinnegare la sua linea originaria e non adattandosi alle mode. L'impressione è che voglia mantenere aperto un canale di comunicazione con il pubblico che l'ha amata fin dall'inizio della carriera, senza preoccuparsi più di tanto della classifica. Indimenticabile resta la sua partecipazione, nell'estate del 1990, a The wall, l'allestimento dell'opera dei Pink Floyd a Berlino in Potzdamer Platz, con Rogers Waters, Van Morrison, Joni Mitchell, Marianne Faithfull e gli Scorpions.
19 giugno, 2024
19 giugno 1977 – Nazi scatenati contro Paul Cook

18 giugno, 2024
18 giugno 1980 – Per la prima volta sullo schermo le avventure dei fratelli Blues

Il film, che racconta le avventure dei fratelli Jack ed Elwood Blues alla ricerca di fondi per salvare dalla chiusura l’orfanotrofio nel quale sono stati allevati, riporta all’attenzione del pubblico di tutto il mondo un genere, come il blues, che sembrava definitivamente oscurato dall’avvento delle nuove mode musicali. Del cast fanno parte alcuni ‘mostri sacri’ della storia della musica internazionale come Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown, John Lee Hooker e Cab Calloway.
17 giugno, 2024
17 giugno 1948 – Incidente alla RAI, Silvana Fioresi perde la voce

16 giugno, 2024
16 giugno 1939 - Chick Webb, ovvero quando la batteria allevia il dolore
Il 16 giugno 1939 il batterista Chick Webb muore a Baltimora, nel Maryland, la città in cui è nato il 10 febbraio 1902. Il suo vero nome è William Webb. Ci sono molti dubbi sul suo anno di nascita che, secondo alcuni è il 1907. Inizia giovanissimo a studiare la batteria per alleviare i problemi creatigli da una forma di tubercolosi della colonna vertebrale che lo tormenta per il resto della sua breve esistenza, costellata da interventi chirurgici. Chi l'ha visto in azione sostiene che il suo gracile e dolorante corpo si irrobustiva come d'incanto quando Webb sedeva dietro la sua batteria. Fa le sue prime esibizioni all'età di undici anni con un gruppo locale e poi trova qualche ingaggio nelle orchestrine che si esibiscono sulle navi a vapore che percorrono i fiumi. Verso la fine del 1924 si trasferisce a New York per suonare nell'orchestra di Edward Dowell e nel 1926 riunisce la prima formazione a suo nome, un quintetto che ottiene un lungo ingaggio al Black Bottom Club di New York e che, con il passare del tempo, amplia l'organico, cambiando anche la denominazione in Harlem Stompers. Del quintetto fanno parte Bobby Stark, Johnny Hodges, Don Kirkpatrick e John Trueheart . La sua abilità di scopritore di talenti è quasi diabolica. Nelle sue formazioni si alternano musicisti come Jimmy Harrison, Benny Carter, Hilton Jefferson, Sandy Williams, John Kirby, Shelton Hemphill, Taft Jordan, Edgar Sampson, Louis Jordan e tanti altri. Alla fine del 1932 suonare e incide con Louis Armstrong. La formazione è sua e Satchmo è la stella solista. Nel 1934 scrittura come cantante l'allora sconosciuta Ella Fitzgerald. Da quel momento l'orchestra conosce un crescendo costante di notorietà che finisce per sfiancare Webb che non può più reggere il ritmo di spossanti tournée. Nel 1938, proprio alla fine di una tournée si ammala e deve ricoverarsi. I medici gli vietano di tornare a suonare ma Webb non ce la fa. Nel 1939 passa ore in sala di registrazione prima di crollare definitivamente sotto il peso di una malattia che non gli dà scampo. L'ultima sua esibizione avviene il 4 maggio al Southland Café di Boston. I suoi musicisti continuano per qualche tempo sotto il nome di Ella Fitzgerald, ma nel 1941 l 'orchestra si scioglie definitivamente. Batterista di eccezionale valore Webb ha contribuito a svincolare la batteria dalla schematizzazione che proveniva dalla tradizione delle marce i militari di origine europea. Il suo modo di suonare i tom-tom, di variare il gioco tra i tom-tom, il tamburo rullante e i piatti, la scansione sulla grancassa sempre più frequentemente in quattro quarti, oltre che segnare una profonda innovazione mette le basi per lo swing..
15 giugno, 2024
15 giugno 1978 - Giovanni Leone si dimette
Il 15 giugno 1978 Giovanni Leone, Presidente della Repubblica Italiana, é costretto a dimettersi. Lo fa sei mesi prima della normale scadenza del suo mandato con un drammatico messaggio televisivo nel quale afferma la sua onestà di fronte alla campagna stampa che da mesi mette in discussione la sua figura politica e morale. Tutto inizia qualche mese prima con la pubblicazione de "La carriera di un Presidente", un libro della giornalista Camilla Cederna nel quale l’uomo politico viene coinvolto in speculazioni finanziarie e immobiliari e in alcuni fatti legati allo scandalo Lockheed. Leone querela la giornalista e il direttore de “L’Espresso”, la rivista che ha diffuso parti del libro stesso, ma ottiene il risultato opposto. Le rivelazioni danno il via a una feroce campagna di stampa contro di lui che culmina con una serie di manifestazioni del Partito Radicale davanti al Quirinale e poi con la richiesta formale delle sue dimissioni da parte del Partito Comunista Italiano. Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro non cambiano l’atteggiamento della stampa e dell’opinione pubblica nei suoi confronti.
14 giugno, 2024
14 giugno 1923 - Il primo disco di hillbilly
Il 14 giugno 1923 viene registrato il primo disco di hillbilly. Tutto comincia un anno prima quando l'emittente radio georgiana WSM trasmette per la prima volta una canzone folk, seguita dalla WBAP di Fort Worth che inaugura una serie di programmi dedicati alla musica da ballo popolare bianca. Sempre nel 1922 Eck Robertson, un oscuro suonatore texano di violino, incide il primo disco di questa musica. Le esperienze paiono destinate a restare confinate in un'area regionale ristretta. Sarebbe probabilmente così se sulla scena non irrompessero due personaggi destinati a lasciare un segno nella storia della discografia statunitense e mondiale. Il primo si chiama Ralph Peer ed è un talent scout che lavora per la casa discografica Okeh di New York. Il secondo è un commerciante di nome Polk Brockman, titolare di un negozio di fonografi ad Atlanta, all'epoca una delle città più ricche di folksinger: È Brockman a convincere Peer a prestare orecchio a questo genere di musica. Peer accetta, si entusiasma e convince anche la Okeh a investire. Il 14 giugno 1923 viene così registrato il disco numero 4890 della Okeh da John Carson che canta e suona due pezzi rurali. È l'inizio della musica hillbilly. Negli anni seguenti tutte le maggiori case discografiche si precipiteranno nel Sud a registrare gran parte dei talenti locali.
13 giugno, 2024
13 giugno 1886 - Mario Mari, meglio la canzone del cantiere
Il 13 giugno 1886 Nasce a Napoli il cantante Mario Mari, all'anagrafe Nunzio D’Auria. Figlio di un imprenditore edile all’impresa di costruzioni del padre preferisce la canzone e debutta nel 1911 al Teatro Vittorio Emanuele della sua città. Dotato di una voce da tenore leggero nel 1913 parte per un lungo tour in moltissimi i teatri d’Italia. Dopo aver fatto parte della compagnia di Raffaele Viviani, nel 1920 insieme a Gigi Pisano e Cesare Faras fonda una compagnia che debutta alla Sala Umberto di Napoli con la rivista “Tutti in cupola”. Partecipa a varie audizioni di Piedigrotta e nel 1936 abbandona le scene dedicandosi all’attività di impresario teatrale. Colpito da paralisi nel 1952 è condannato a un’immobilità fisica destinata a durare fino alla morte che avviene a Napoli il 22 ottobre 1954.
12 giugno, 2024
12 giugno 1984 - Domenico Modugno, una tempra dura come l’acciaio
Il 12 giugno 1984 Domenico Modugno è impegnato nelle prove della trasmissione televisiva “La luna del pozzo” negli studi televisivi De Paolis sulla via Tiburtina quando viene colpito da un malore. È l’inizio di un ictus ma il medico di servizio non si accorge della gravità delle sue condizioni e lo rimanda a casa suggerendogli di prendere un’Aspirina. Nella notte le sue condizioni si aggravano e viene ricoverato d'urgenza in ospedale. L’ictus lascia un segno pesante sulla sua capacità di parola e di movimento, ma non riesce a domarne lo spirito. La sua tempra dura come l’acciaio gli fa sopportare le fatiche di una lunga terapia di recupero al punto che, smentendo le previsioni più pessimistiche, torna in attività. La sua vicenda personale lo convince ad affiancare all’impegno artistico anche quello politico e nel 1986 si iscrive al Partito Radicale. Alle elezioni del 15 giugno dell’anno dopo viene eletto deputato nelle liste radicali nella circoscrizione di Torino Novara Vercelli lasciando un segno importante nell’attività parlamentare per le sue battaglie civili, soprattutto quelle a favore dei più deboli. Nel 1989 denuncia le condizioni disumane dei pazienti dell'ospedale psichiatrico di Agrigento. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro situazione si esibisce anche nel primo concerto dopo la malattia. Nel 1990 diventa Consigliere Comunale ad Agrigento, ma l’anno dopo il suo nemico implacabile lo aggredisce di nuovo. La sua tempra resiste ancora una volta e lui reagisce incidendo nel 1993 il disco Delfini insieme con suo figlio Massimo. Saranno gli ultimi sprazzi di una vita intensa.
11 giugno, 2024
11 giugno 1984 - Ciao Enrico
L’11 giugno del 1984, muore Enrico Berlinguer, il popolare e amato segretario del partito Comunista Italiano. Pochi giorni prima, il 7 giugno, tutta Italia ha potuto assistere al momento in cui sul palco di Piazza della Frutta di Padova, durante il comizio di chiusura delle elezioni europee, viene colpito da un grave malore. Gli manca il respiro, sussurra, le forze gli vengono meno, eppure continua a parlare. «Compagni, proseguite il vostro lavoro... casa per casa... strada per strada...», pronuncia le sue ultime parole con la voce fioca e un fazzoletto bianco premuto sulla bocca. Non è la stanchezza ma un ictus che lo porta alla morte. L’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, lo piange «come un amico fraterno, come un figlio, come un compagno di lotta» e ne riporta la salma a Roma sull’aereo presidenziale. Nei giorni che seguono la morte sono molti a celebrarne le doti, non soltanto i suoi compagni di lotta e di partito. Anche un vecchio conservatore come Indro Montanelli piange la fine di «un uomo introverso e malinconico, di immacolata onestà e sempre alle prese con una coscienza esigente, solitario, di abitudini spontanee, più turbato che allettato dalla prospettiva del potere, e in perfetta buona fede». I suoi funerali, a piazza S. Giovanni, a Roma, sono l’occasione di un immenso corteo. Nel 1994 i Modena City Ramblers incideranno il brano I funerali di Berlinguer, ispirato a quelle giornate.
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