Il 5 marzo 1955 Charlie Parker è di scena al Birdland per la seconda serata consecutiva. Il ritorno inaspettato dopo il lungo ricovero volontario presso il Bellevue Hospital di New York, lo vede accompagnato da un gruppo d'eccezione composto da Kenny Dorham, Mel Powell, Charlie Mingus e Art Blakey. Sembra un nuovo inizio della sua vita e della sua carriera ma non è così. Una settimana dopo il concerto, il 12 marzo muore a New York per un infarto cui il suo fisico indebolito affetto da cirrosi epatica e polmonite non aveva potuto resistere. Ha trentacinque anni. Il mondo del jazz e gli amici gli danno l'ultimo saluto ad Harlem, prima della sepoltura nella natia Kansas City. Charlie Parker lascia oltre ottanta album, testimonianza di una genialità che ha apportato fondamentali innovazioni alla musica jazz.
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