Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
11 giugno, 2020
11 giugno 1930 - Johnny Glasel dalla tromba alla composizione
10 giugno, 2020
10 giugno 1926 – Gaudì, l’architetto di Dio

07 giugno, 2020
9 giugno 1991 – Un incontro fortunato per i Radiohead

06 giugno, 2020
6 giugno 2003 – I Sud Sound System contro la guerra infinita

8 giugno 1990 - Le notti magiche del mondiale di calcio

05 giugno, 2020
7 giugno 1987 – Muore Bruno Pallesi

5 giugno 1954 - Peter Erskine, l’allievo di Stan Kenton

04 giugno, 2020
4 giugno 1955 – Carosone inaugura la Bussola

03 giugno, 2020
3 giugno 1935 - Ted Curson, la tromba del migliore Mingus

02 giugno, 2020
2 giugno 1937 - Pierre Favre, uno svizzero alle percussioni

01 giugno, 2020
1° giugno 2001 – Jean Ferrat ricorda Ferré a San Benedetto del Tronto

31 maggio, 2020
31 maggio 1961 – Corey Hart, la promessa non mantenuta del rock canadese

30 maggio, 2020
30 maggio 1907 - Fernando Arbello, il trombone portoricano

29 maggio, 2020
29 maggio 1922 - Ivan Giachetti, una voce da crooner
Il 29 maggio 1922 nasce a Roma il cantante Ivan Giachetti. Nel 1941, a diciannove anni, superata un'audizione dell'EIAR, decide di lasciare gli studi universitari per dedicarsi a tempo pieno alla canzone. Per un paio d'anni canta alla radio, recita nella compagnia di rivista di Radio Torino e in quella di Radio Roma e fino al 1943 canta con quasi tutte le orchestre dell’organico EIAR, da quella di Cinico Angelini a quella di Carlo Zeme. Dopo l’8 settembre 1943 fugge nel meridione d’Italia e dopo l’arrivo degli alleati colpisce l’immaginazione delle orchestre statunitensi con la sua voce calda da crooner. In quel periodo si esibisce con varie band alleate, oltre che con il duo pianistico Galzio-Graziosi. Nel dopoguerra lascia poi le scene e si ritira a vita privata. Tra le sue più famose interpretazioni sono da ricordare Ohi Marì, Ascension (cantata in duo con Lina Termini), Maria Luisa, Ciribiribin, Cielito lindo (con Silvana Fioresi), Tornerai, La canzone dei sommergibili, La piccinina e Passa la serenata.
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