06 luglio, 2017

6 luglio 1987 - La targa dei reduci nella spazzatura di Kris Kristofferson

L’ansia di “normalizzazione culturale” dell’America reaganiana nei primi giorni del luglio 1987 sceglie come bersaglio per i suoi strali uno dei personaggi più popolari dello star system: il cantautore e attore Kris Kristofferson, autore di canzoni come Me and Bobby McGee e interprete di film di successo come “Pat Garrett and Billy The Kid”, “Alice non abita più qui”, “È nata una stella” e “Convoy”. La campagna contro di lui, condotta da vari giornali popolari e da numerose reti televisive, si basa su un’accusa infamante come quella di aver gettato nella spazzatura una targa ricordo affertagli dai reduci della guerra del Vietnam. La campagna è subdola e mirata perché arriva a pochi giorni da un concerto svoltosi il 4 luglio, che ha visto Kristofferson insieme ad altri artisti come John Fogerty, l’ex cantante e chitarrista dei Creedence Clearwater Revival, Linda Ronstadt e Neil Diamond raccogliere fondi proprio per le famiglie dei reduci «mandati al macello in una sporca guerra e poi dimenticati». Non è piaciuta all’establishment reaganiano l’impostazione poco patriottica dell’evento più volte scandito da slogan contro tutte le guerre. A poche ore dal concerto le agenzie diffondono la notizia che la targa donatagli dai reduci per l’occasione, è stata ritrovata in un sacco dei rifiuti sotto casa sua. La campagna va avanti, martellante, per un paio di giorni finché il 6 luglio 1987 il biondo cantante e attore convoca una conferenza stampa e mostra la famosa targa ai giornalisti sostenendo che il “caso” è stato inventato. Visto che ne ha l'occasione, ribadisce poi che è sua intenzione impegnarsi a favore di «tutti i reduci della sporca guerra, anche di quelli vietnamiti».

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