11 aprile, 2019

12 aprile 1940 – L'irrequieto Herbie Hancock


Il 12 aprile 1940 nasce a Chicago, nell’Illinois, il pianista e compositore Herbie Hancock, all'anagrafe Herbie Jeffrey Hancock. A sette anni incontra il pianoforte ed è amore a prima vista anche se complesso. Se da una parte frequenta assiduamente le lezioni e si applica con buoni risultati allo studio della tecnica classica, dall'altra non perde occasione di picchiare con foga sui tasti seguendo i dischi di George Shearing e Oscar Peterson. Nel 1956, appena sedicenne, forma una big band di diciassette elementi di cui cura personalmente gli arrangiamenti. Nel frattempo completa gli studi, specializzandosi in composizione e per mantenersi suona nei piccoli club di Chicago. Come nelle favole il suo debutto sulla scena del grande jazz avviene per caso. Una sera d'inverno del 1960 sostituisce il pianista del gruppo del trombettista Donald Byrd, rimasto bloccato da una nevicata. Dopo il concerto Byrd gli propone di restare con lui. È l'inizio di una carriera ricca di successi e soddisfazioni. Due anni dopo pubblica per la leggendaria Blue Note il suo primo album Takin' off e successivamente entra a far parte del gruppo di Miles Davis, che lascerà soltanto nel 1968. Negli anni Settanta la sua tecnica pianistica e le sue capacità d'improvvisazione vengono esaltate dalle nuove sonorità elettroniche create dall'industria musicale. Nel 1973 pubblica per la CBS pubblicando Headhunters, un album che, oltre a farlo conoscere da tutto il mondo, resta ancora oggi un disco fondamentale nell'evoluzione del jazz-funk. Spesso accusato dai puristi del jazz di essere eccessivamente commerciale, non rinuncia mai a sorprendere alternando momenti di sperimentazione pura ad altri in cui la sua vena pare indulgere verso sonorità più facili e universali. Negli anni Ottanta con l'album Future shock sembra orientarsi decisamente verso il funk computerizzato, anche grazie alla collaborazione dei Material di Bill Laswell, ma è un'incursione di breve durata. Incapace di resistere al gusto del cambiamento un paio d'anni dopo forma i VSOP II, un gruppo acustico che schiera i fratelli Wynton e Brandford Marsalis ai fiati. Quando il regista Bernard Tavernier gli chiede di realizzare la colonna sonora del film "Round midnight" chiama a raccolta, i migliori jazzisti disponibili. Il risultato è una lunga e fantastica serie di session cui partecipano, oltre ai VSOP, Bobby McFerrin, John McLaughlin, Chet Baker, Billy Higgins e Dexter Gordon che verrà premiata con l'Oscar.

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